Domani la finale di Coppa tra Feyenoord e Roda JC è soprattutto importante per i sostenitori dei due club. Poi saranno i play-off a catturare l'attenzione, anche se si giocano per l'ultima volta.
Un anno fa, in finale di Coppa, si fronteggiavano i numeri due e tre del campionato: Ajax, vittorioso grazie ai rigori, e AZ. Con queste due squadre che fino all'ultimo si erano contese il titolo con il campione PSV, la fine di un torneo giudicato di scarso rilievo acquistava una decisa importanza, anche da punti di vista più ampi.
Ugualmente per i non-tifosi era interessante a vedere come i perdenti della sfida per il titolo in campionato avrebbero reagito dopo la delusione di pochi giorni prima.
La finale di Coppa potrebbe insegnarci qualcosa sullo stato del calcio della Nazionale, e in un certo senso già l'ha fatto, mostrandoci alla fine la maggiore solidità mentale dell'Ajax nei confronti dell'AZ, rimasto ormai molto indietro. Ora però questo discorso non vale, visto che domani i numeri 6 e 9 della prima divisione, Feyenoord e Roda JC, saranno i finalisti allo stadio De Kuip. I tifosi dei rispettivi club si infiammeranno, ma per gli altri la partita non susciterà molto interesse.
Ad irritare gli oppositori del play-off è stato soprattutto il fatto che il numero due della competizione nella serie dei preliminari della Champions League potesse essere estromesso. Il che è capitato effettivamente all' AZ, ma non all'Ajax l'anno seguente. Questo atteggiamento ostile ha del tutto trascurato gli eventuali effetti sportivi salutari. Un aumento del numero di partite impegnative potrebbe, a lungo termine, avere l'effetto di rafforzare mentalmente club e giocatori. La tensione, già percettibilmente cresciuta, potrebbe rappresentare un contributo a tutti i livelli e mantenersi viva fino all'ultimo incontro.