Glossary entry

French term or phrase:

mise en série

Italian translation:

ordine seriale delle tonalità

Added to glossary by Stef72
Feb 1, 2012 22:27
12 yrs ago
French term

mise en série

French to Italian Art/Literary Music Compositori
Testo:
"Duchamp renforce cette entreprise d'objectivation de l'art en composant, dès 1913, de la musique aléatoire
avec un mise en série des hauteurs."

Cosa vuol dire "mise en série des hauteurs" ?? "Messa in serie delle altezze " ??

Grazie.
Change log

Feb 1, 2012 22:51: Pierluigi Bernardini changed "Field (specific)" from "General / Conversation / Greetings / Letters" to "Music" , "Field (write-in)" from "(none)" to "Compositori"

Discussion

elysee Feb 2, 2012:
attenzione al NOME del contesto = DUCHAMP penso che è importante per il CONTESTO consultare doc relativi al nome indicato nella frase richiesta dall'asker:
DUCHAMP......dunque CHI E' e COSA FA ...

Artiste peintre confirmé et plutôt talentueux, MARCEL DUCHAMP connaît également la musique
Pierluigi Bernardini Feb 2, 2012:
attenzione al settore se posso permettermi, inviterei Stef a fare più attenzione a selezionare l'argomento. Se si parla di musica, in senso più o meno stretto, c'è un campo "musica" nella lista, quindi perché continuare a mettere "generale/conversazione"? :)

E chiederei ai moderatori di intervenire e cambiarlo quando necessario, dato che accade spesso, in questo caso sistematicamente, di vedere selezionati settori del tutto slegati dall'effettivo argomento della domanda.
Penso sia fondamentale per chi risponde e per la creazione dei glossari. Grazie.

Proposed translations

11 hrs
Selected

ordine seriale delle tonalità


Per serialismo, serialità o musica seriale si intende una tecnica compositiva che preordina in successioni stabilite, dette serie, uno o più parametri musicali ...
http://it.wikipedia.org/wiki/Serialismo


Sembra che ad arte, si abbia voluto contrapporre all'abolita unità tonale un'unità ... Bisogna ricordare che, nell'utilizzo delle forme derivate, l'ordine seriale della ...
http://www.mariodaletta.com/1/la_composizione_dodecafonica_4...
ACOUST. Hauteur d'un son. Une des quatre qualités essentielles d'un son (avec le timbre, l'intensité et la durée), dépendant de la fréquence de la vibration, et perçue subjectivement comme une impression d'acuité ou de gravité plus ou moins grande. Synon. tonalité.
http://www.cnrtl.fr/definition/hauteur
Something went wrong...
4 KudoZ points awarded for this answer.
17 mins

messa in serie delle altezze

Metto un grado basso di affidabilità.

Richiederebbe forse una ricerca più approfondita, comunque farei un'associazione con quanto viene detto, nel link che fornisco, in campo cinematografico. Quindi non disdegnerei una traduzione letterale.

Forse è un'associazione fra le varie altezze delle note o fra le tonailtà dei brani.

La messa in serie è una fase del montaggio in cui si definiscono i legami fra le scene.

La messa in serie non analizza singole immagini come la messa in scena e la messa in quadro, ma una successione di immagini, in quanto intreccia le relazioni che ogni immagine ha con quella precedente e con quella successiva secondo le previsioni del copione.
http://it.wikipedia.org/wiki/Messa_in_serie
Something went wrong...
9 mins

disposizione in sequenza

.

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Note added at 12 min (2012-02-01 22:39:48 GMT)
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delle altezze delle note

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Note added at 21 min (2012-02-01 22:49:30 GMT)
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non mi convince molto

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Note added at 23 min (2012-02-01 22:50:53 GMT)
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forse dire

la connessione delle altezze

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Note added at 34 min (2012-02-01 23:02:12 GMT)
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direi
serialità delle altezze
mi sembra la soluzione migliore
Note from asker:
"Disposizione in sequenza delle altezze" ??
Something went wrong...
11 hrs

serializzazione delle altezze

sembra si parli di serializzazione delle altezze (che rappresenta uno dei parametri 4 paramètres (altezza, durata, timbro, intensità)

Infine Boulez nel 1949 terminò il Livre pour quatuor, nel quale era già in nuce l’idea di una serializzazione concorde delle altezze e delle durate, da cui scaturirà la nuova concezione compositiva messa in opera nel primo libro delle Structures per due pianoforti (1952) e poi, con esiti definitivi, nel Marteau sans maître, portato a termine nel 1955.
http://www.muspe.unibo.it/cimes-progetti-di-cultura-attiva-2...

In queste e altre composizioni di analoga concezione la serializzazione integrale di tutti i parametri del suono generò esiti i quali, per la tecnica compositiva adottata, non risultarono “ascoltabili” ma soltanto “visibili”. In sede di ascolto queste musiche non comunicavano alcunché che non fosse il proprio diniego dell’ascolto. Al contrario l’analisi visiva rivelò l’alto grado di artificio e astrattezza presente in quelle musiche. Un esempio di quella astrattezza furono le sincronie nelle quali le dita del pianista dovevano produrre simultanee e diverse intensità. Il pollice di una mano suona forte, l’indice piano, il medio fortissimo, l’anulare pianissimo e il mignolo mezzo-forte. Le dita dell’altra mano sono anch’esse impegnate in una prestazione analoga. Dopo pochi istanti le due mani devono produrre una nuova sincronia per eseguire la quale le dita del pianista saranno coinvolte in differenti intensità rispetto a quelle della sincronia precedente. Un’assurdità.
http://www.davideanzaghi.it/rifl_cod.htm
Something went wrong...
3 hrs

sequenza delle note alte (/più alte al posto di quelle più basse)/ sequenza delle altezze delle note

mise en série = sequenza
avec une mise en série des hauteurs = con una sequenza delle note alte
con una sequenza delle altezze delle note
sequenza delle note più alte al posto di quelle più basse

http://www.toutfait.com/issues/issue_1/Music/erratum.html
Erratum Musical, 1913
Duchamp’s first musical work, Erratum Musical, is a score for three voices derived from the chance procedure. During a New Year’s visit in Rouen *** in 1913, he composed this vocal piece with his two sisters, Yvonne and Magdeleine, both musicians. They randomly picked up twenty-five notes from a hat ranging from F below middle C up to high F. *** The notes then were recorded in the score according to the sequence of the drawing. *** The three vocal parts of Erratum Musical are marked in sequence as "Yvonne," "Magdeleine" and "Marcel." (Duchamp replaced the highest notes with the lower ones in order to make the piece singable for a male voice.). **** The words that accompanied the music were from a dictionary’s definition of "imprimer" - Faire une empreinte; marquer des traits; une figure sur une surface; imprimer un scau sur cire (To make an imprint; mark with lines; a figure on a surface; impress a seal in wax).
The title "Erratum Musical" can be translated as "musical misprint." Thus, the book or "text" and the title conjure a dialectic relation between seeing and hearing. Picked from a dictionary, the "text" itself is already a readymade. Through a random order, the meaning of the text/readymade is reproduced and transformed by the repetition of the text.
The final representation of this musical "visualizes" the process of hearing a scene of imaginative landscape, as if one is able to see the music through its vocal expression, through its performance or individual interpretation.

http://www.postmediabooks.it/AP/CDduchamp.htm
Erratum Musical
Il disco rappresenta il giusto compendio di The Creative Act. Stephane Ginsburgh esegue le istruzioni di Duchamp di musiche scritte secondo il principio del musical erratum. Il principio è semplice e ricorda Schwitters, o lo Tzara di Pour faire un poème dadaiste: si sceglie una tastiera e si suona una nota a caso, nessuna nota può essere ripetuta due volte. *** Si tratta dunque di una combinazione aleatoria che produce una "uniformità del ritmo, l'anaccentuazione". *** Le premesse dell'arte minimale vengono così espresse in "The Green Box", publicato nel 1934 (sebbene alcuni testi datano 1912-15).

http://it.wikipedia.org/wiki/Ready-made

http://www.multilingualarchive.com/ma/enwiki/it/Marcel_Ducha...

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Note added at 18 heures (2012-02-02 17:11:56 GMT)
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ATTENZIONE
penso che è importante per il CONTESTO consultare doc relativi al nome indicato nella frase richiesta dall'asker:
DUCHAMP......dunque CHI E' e COSA FA ...
=
Artiste peintre confirmé et plutôt talentueux, MARCEL DUCHAMP connaît également la musique

oltre i doc che ho citato sopra, vedere anche questo doc:
http://imagesrevues.revues.org/375
Les opérations musicales mentales de Duchamp.
De la "musique en creux"

PARAGRAFO 1:
*** Une grande majorité du public ignore encore qu’en 1913, Duchamp a composé deux partitions musicales : Erratum Musical, pour trois voix, *** et La Mariée mise à nu par ses célibataires même./Erratum Musical pour clavier ou autres instruments nouveaux. Il s’agit, pour Duchamp, de transformer l’appréhension de l’œuvre musicale de sorte qu’elle cesse d’être là pour ses qualités sensibles, flatteuses ou expressives, devenant ainsi le prétexte exemplaire à tout un monde d’idées sur le son qui seront énoncées sous la forme de partitions ou par de simples formules. Avec Duchamp, l’idée de la musique est transformée en profondeur par la fluctuation de ce qui lui semblait pourtant essentiel : son exécution sonore. Si, pour fonctionner en tant que musique, la musique peut, avec Duchamp, ne plus être sonore, quels seraient les éléments constitutifs et le terrain d’étude de ce qui apparaît dorénavant comme étant une « musique conceptuelle » ? L’analyse montre que l’idée de cette autre forme de musique pourrait avoir été motivée par les études de Duchamp faites sur les sens et la mémoire auditive, toutes en rapport avec sa recherche d’une esthétique de l’indifférence, dont les premiers résultats apparaissent avec le ready-made. *** Les deux Erratum musical et les énoncés sur le sonore sont donc à la musique ce que le ready-made est aux arts plastiques : *** une virtualité musicale mentale, inclusive et machinique qui accueille des éléments disparates par lesquels s’organisent d’autres lignes de compréhension aux conséquences multiples pour l’art contemporain et la musique.

PARAGRAFO 2:
*** La musique conceptuelle ***
*** Artiste peintre confirmé et plutôt talentueux, Marcel Duchamp connaît également la musique. *** Plus jeune, il l’a apprise au sein de son environnement familial – intérêt prolongé en fréquentant des musiciens dont certains seront de fidèles amis.
[...]
*** En 1913, l’année qui marque l’invention du ready-made, Duchamp introduit pour la première fois dans la composition musicale le hasard... ***

PARAGRAFO 3:
*** Le texte d’Erratum Musical (ci-après mentionné EM1), qui est la définition du verbe « imprimer », doit se « répéter 3 fois par 3 personnes, sur 3 partitions différentes composées de notes tirées au sort dans un chapeau ». *** L’idée est, pour Duchamp, de découper des cartes et d’y inscrire, sur chacune d’entre elles, une note de musique ; elles seront ensuite disposées dans un chapeau puis mélangées et sélectionnées au hasard. Une fois tirée au sort, chaque note est reportée sur du papier musique et réintroduite dans le chapeau. Duchamp reproduit ce processus vingt-cinq fois.

PARAGRAFO 19:
*** Ses pièces musicales expliquées dans ses Notes rendent compte de polyphonies aléatoires *** où rien n’est à retenir car rien ne peut être retenu sur le long terme, à moins d’une trace écrite que le lecteur pourra lire et relire, que l’auditeur pourra écouter et réécouter, donc mémoriser avec l’entraînement de l’oreille; c’est ce à quoi visent, sans doute, *** les partitions de Duchamp ou ses énoncés, jouant un rôle de conservateur de l’idée à propos de la musique *** mais aussi d’une présentation sous une forme minimale de cette idée, limitant l’intervention de l’artiste sur l’objet. En même temps, le phénomène de l’oubli est ici primordial: à chaque rendez-vous pris avec le hasard, Duchamp souhaite faire l’expérience en pensée d’une musique éphémère, effaçable et ineffable, telle une performance musicale qui se vit ici et maintenant en présence d’un auditoire ou non. Cependant, la volonté de sauvegarder l’empreinte de ses applications sur le hasard n’est pas non plus à exclure de son projet. Dans le cadre de ses travaux préparatoires relatifs à MMN, *** Duchamp invente les Trois stoppages étalons décris comme « hasard en conserve » (DDS, p. 50): « cette expérience fut faite en 1913 pour emprisonner et conserver des formes obtenues par le hasard, par mon hasard » (DDS, p. 225). ****
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Reference comments

11 hrs
Reference:

Stef, non so se questo l'hai visto, ma credo che forse possa darti uno spunto. Io te lo posto e poi vedi se ti aiuta...

magari aiuta qualcuno che ne sa di più di me..:)
http://www.larousse.fr/encyclopedie/musdico/sérielle/168153
musique sérielle

Le terme « musique sérielle », qui n'est synonyme ni de « musique dodécaphonique » ni de « musique atonale », apparut pour la première fois dans les descriptions des œuvres de Schönberg, Berg et Webern postérieures à 1920-1923 et faisant usage de la série dodécaphonique, et fut utilisé surtout à partir de 1945-1950. Dans une musique sérielle quelle qu'elle soit, les éléments « mis en série » sont en principe égaux en droit et régis selon l'ordre dans lequel ils apparaissent et se succèdent. Pour abolir, du moins en principe, toute hiérarchie entre les sons, Schönberg eut recours, après la période de silence qui elle-même avait suivi ses grandes œuvres dites « atonales libres », à l'atonalité et au sérialisme. Mais il n'appliqua ce dernier qu'à l'un des 4 paramètres (hauteur, durée, timbre, intensité) du son traditionnel : les hauteurs. Et il prit comme matériau de base pour ses séries les douze degrés de la gamme chromatique. Ses séries sont donc dodécaphoniques, et on a associé à son système le terme de dodécaphonisme.
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