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Forse un consiglio, a seconda del testo, potrebbe essere quello di scegliere uno dei termini proposti o eventualmetne di lasciarlo anche in inglese, inserendo una nota del traduttore che spieghi il termine sulla base degli ultimi link proposti da Danila e Cristina...
su che cosa si intende per "life outcomes" si trova in questo documento. In questo caso si tratta dell'influenza dei "sociali skill" sui "life outcomes" (quindi un'influenza positiva, ma la sostanza del concetto non cambia). Come later life outcomes vengono indicati: il grado di istruzione acquisito, la partecipazione al mercato del lavoro, il livello dei guadagni, la probabilità di compiere azioni criminali.
non concludete semplicemente che a taluni piace più esiti, a talaltri più risultanze, conseguenze, tutte rese possibili per 'outcome'. L'Asker si sarà fatta un'idea. Un'infanzia difficile avrà come conseguenze, risultanze, se proprio volete, anche esiti, una serie di probabili problematiche. Cmq anch'io la vedo più come Danila, esito più come fatto materiale, anche se si è cominciato a usarlo anche in discorsi non materiali.
Beh, però certi la fanno semplice, guardate qui. E sì che Gulotta è uno che si esprime bene...
Guglielmo Gulotta - 2011 - 528 pagine Il ruolo dei fattori protettivi e dei processi ad essi correlati dipende dalla modalita con cui le risorse personali controbilanciano i rischi di outcomes disfunzionali e antisociali. I fattori protettivi non possono essere considerati in senso assoluto, ...
certo, puoi dire che l'abuso di droga è l'esito di un'educazione carente, ma qui la frase non è formulata così, e poi non parla di droghe, problemi, patologie in eta adulta (che poi non è età adulta, ma tutte le fasi della vita successiva, pre-adoscenza, ecc.), si parla solo di outcome.// Ho già cercato di spiegarlo, gli outcome sono le "risultanze", il modo in cui una persona agisce, si comporta, si trova a vivere nella vita successiva, nei più svariati contesti e ambiti (vita affettiva, relazionale, lavorativa). Non si parla di patologie, "outcome" qui secondo me non è un termine usato nel senso medico in cui talvolta si trova impiegato.
Spiegami anche l'interpretazione che dai tu di outcome nel contesto, da quello che ho letto hai parlato di attività, contesti ecc e non c'è nulla nel testo di tutto questo .
Io ho usato "esito" nel senso di "cosa viene dopo/alla fine", "quali sono gli sviluppi"... non nel senso di conseguenze..più nel senso di "risultato" ma appunto senza l'accezione "positiva" di cui si parlava prima
Dunque esiti in età adulta non è corretto in questo contesto? Oppure se io ho avuto problemi comportamentali da bambina e se dico che questo è un indicatore del fatto che potra esserci il rischio che in età adulta mi drogherò, diventerò alcolizzata o non so, non posso definire l'abuso di alcon o l'abuso di droga un esito?
per il tuo primo intervento: come la metti tu, esiti si potrebbe tranquillamente sostituire con "conseguenze" o ripercussioni", anzi mi suonerebbe pure meglio. Per il secondo: rapporti interpersonali, difficolta con l'altro sesso non sono esiti! Come fai a chiamarli così? Il termine esito si usa in altro modo, per es. così: esito di una frattura infantile al polso è la difficolta di rotazione in età adulta.
se ho vissuto all'interno di una famiglia anaffettiva questa esperienza è un'indicatore e questa carenza effettiva può essere associata al rischio che si possano verificare nel mio percorso evolutivo un'ampia gamma di esiti...quali? Ad esempio difficoltà nei rapporti interpersonali, difficoltà con l'altro sesso ecc
Haribert, sì torni sempre ad aspetti/ambiti...ma se leggi bene non se ne parla, a volte le cose sono più semplici... io dicevo nelle mie note non so se hai letto: se un bambino ha subito maltrattamenti infantili, questa esperienza può essere vista come un indicatore nel predire gli esiti che una simile esperienza produrrà in età adulta
e qui è la stessa cosa soltanto che si parla di carenza affettiva.
Ivana, poi alla fine dipende molto anche dal tipo di testo, se è rivolto a specialisti oppure no...forse se fosse tecnico, potrebbe andare la tua soluzione. A me è capitato diverse volte di vedere "esiti" però in contesti in cui era specificato. Temo che "comportamentali" possa essere troppo specifico, perché si potrebbe trattare di problemi cognitivi, emotivi... Mi domandavo se potessimo girare un po' la frase e dire: "esiti in un'ampia gamma di ambiti nelle successive fasi della vita"... lo so, lo so, alla fine torno sempre ad "ambiti/aspetti ecc.."... Forse dovremmo aspettare delucidazioni da Laura sui destinatari del testo...
Effetti Psicosociali del Divorzio nell'Adulto ... bambini potesse avere **conseguenze negative sul soggetto adulto** in termini di salute psicologica, ... www.stateofmind.it/2012/11/effetti-divorzio/
capisco quello che vuoi dire ma nel settore "esiti in età adulta" ha una specifica connotazione e non credo che sia sbagliato anche perche ripeto è preceduto da un'ampia gamma, se poi si vuole specificare a mio modesto parere esiti comportamentali può essere una soluzione
Ivana, a proposito di esiti... Il mio dubbio riguarda il fatto di lasciare SOLO esiti.. nel senso che "un'ampia gamma di esiti in età adulta" potrebbe indurre il lettore a chiedersi: "esiti di cosa"? Ma forse mi sono fissata io su "esiti dello sviluppo"...perché si tratta di bambini..
Riferendomi all'introduzione - "Failure to protect and promote the well-being of children" ho infatti interpretato "later-life outcomes" come "conseguenze (negative) sugli adulti e/o sul soggetto adulto". . . Magari tralasciando l'attributo "negative"....
ma non è "l'esito dello sviluppo".... tutt'al più "in riferimento ai risultati conseguiti in un'ampia gamma di..... Anche se risultati continua a non convincermi, perché è troppo netto, implica un "successo", che qui non è' necessariamente contemplato. Va be', stacchiamo il cervello...
Scusate, mancava un pezzo "in riferimento all'esito dello sviluppo in un'ampia gamma di ambiti nelle fasi successive della vita"...è un po' lunghetto...però forse la direzione potrebbe essere questa...
Hai ragione, non sono molti... secondo me, forse si potrebbe dire "esito dello sviluppo nelle successive fasi della vita"...però devo ricontrollare meglio
abbiamo avuto la stessa idea contemporaneamente :) Ho guardato per scrupolo il tuo "esiti di vita", che personalmente, avendo lavorato 15 anni come psicologa, non ho mai sentito usare, per lo meno in contesti analoghi. Di fatto, sfogliando le pagine, ci sono 31 record (per cui pochissimi) e molto spesso in siti non specialistici. Quindi, ci andrei cauta.
Danila, quello che dici è giusto...però le occorrenze che ho trovato di "esiti di vita" credo significhino proprio questo... mi sembrano anche usate da persone competenti..però lo userei solo in un testo molto specialistico e infatti non l'ho proposto come soluzione...Fra l'altro io ho trovato abbastanza spesso la parola "esito" (da solo) in testi di psicologia scritti da italiani in riferimento allo sviluppo psicologico...
A volte un'espressione può non piacere, però se inizia a essere usata, col tempo diventa (ahimè) un tecnicismo con cui dover far i conti...
In questo caso specifico, a me era venuta in mente anche l'espressione "una serie di ambiti nelle successivi fasi della vita (qui concordo con te lascerei generico e non "età adulta"
apprezzo (da tempo) le tue ricerche e la tua mente analitica, però (posso dirtelo?) ogni tanto ci portano un po' fuori strada. Esiti proprio no. Qui outcome non è facile da tradurre. Si riferisce a ciò che capiterà al bambino in seguito, da preadolescente, adolescente, adulto, nella vita successiva, a come "riuscirà" nei vari settori, se avrà relazioni interpersonali soddisfacenti, riuscirà a trovare un lavoro consono, che lo soddisfa, ecc. E' un termine molto generale, difficile da tradurre in italiano. Il mio "attività" era un tentativo di renderne la globalità, ma non convince del tutto neanche me. E infatti ho proposto anche "risultati", ma nemmeno questo mi soddisfa perché è troppo specifico. C'è ancora da rifletterci su.
In effetti, anche a me non piace molto...però purtroppo capita spesso, soprattutto in psicologia, di dover fare i conti con questi calchi...(per es. "validare i sentimenti"....che in un libro divulgativo fa pensare a un notaio..) Però se il testo fosse rivolto a specialisti, per loro potrebbe essere un concetto chiaro...
Volevo solo segnalare che viene usato da alcuni anche un "calco" dell'inglese ossia "esiti di vita". Forse dipende anche dal tipo di testo, se è molto tecnico, rivolto a operatori del settore, a un pubblico generale...
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Explanation: Effetti Psicosociali del Divorzio nell'Adulto - State of Mind www.stateofmind.it/2012/11/effetti-divorzio/ Effetti Psicosociali del Divorzio nell'Adulto ... bambini potesse avere conseguenze negative sul soggetto adulto in termini di salute psicologica, ...